Stemma italiano



Stemma (e commento)
rinvenuto presso un negozio di souvenir all’entrata del castello di Gradara (Pesaro)

Si ritiene che il nome Gambaudo sia verosimilmente originato da Gamba sul quale sono state rinvenute le seguenti notizie storiche e araldiche tratte dalla fonti bibliografiche di Araldis.
Oriundi di Passerano, si ricorda un Ottavio ricevitore dei diritti ducali di San Paolo d’Asti (20 aprile 1627). Pietro, notaro dimostrò nel 1740 l’uso sessagenario dell’arma.
Carlo Maurizio, suo figlio (deceduto nel 1791) fu professore straordinario di medicina al’Università di Torino nel 1789 e nel 1790 professore di anatomia. Carlo Alberto, figlio di Costui, magistrato e quindi segretario di Stato agli interni, fu creato barone il 30 maggio 1835, tenuto conto della “distinta civiltà della famiglia e dei servizi del padre”.
Furono suoi figli: Francesco, direttore della Regia Pinacoteca; Alberto, professore di anatomia, fondatore di molte opere di beneficenza e scrittore di medicina, igiene e terapeutica, riconosciuto nel titolo con Decreto Ministeriale del 9 agosto 1887 e Emrico, capostipite della linea secondogenita.
La famiglia è iscritta nel Libro d’Oro della Nobiltà Italiana e nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano col titolo di Barone (maschio primogenito) in persona di Carlo Maurizio, di Alberto, di Alberto.






Stemma svizzero

Mio fratello Gianluigi, in occasione dell’Esposizione Nazionale Svizzera a Losanna (1964), aveva esperito una ricerca araldica presso la Società Araldica Svizzera.
Dopo l’esito infruttuoso, aveva richiesto alla stessa società di progettare un nuovo stemma familiare: eccolo!